Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
ad ora competente senza che a nessuno fosse stato torto un capello; che uno solo mancava, ed era il signor Raimondo. Avendo faccende a Roccapriora
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accompagnava nelle nostre gite, sempre avendo un po' l'occhio alle siepi, ai fossi ed ai luoghi ove paresse possibile l'imboscata. Avevo fatta nota al sor
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
perché, avendo io assai sviluppato l'istinto delle similitudini, ero ai giorni passati colpito da quelle che mi suggerivano le narrazioni di viaggi lunghi
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avendo udite l'ultime mie parole, dice con quel suo fare di parlare all'aria: - Chi lavora mangia - e chi non lavora mangia e beve. - Poi si mette in
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
Quando si principia a invecchiare, ricordarsi e raccontare diverte. Vorrei dunque divertirmi qualche mezz'ora - non avendo di meglio mentre cresce il